foto di Sir Mervs 1. Cerca il bollino verde. Scegli prodotti con una certificazione “eco”. Sceglili di qualità, durevoli, belli e funzionali: quelli fuori moda o difficili da usare vengono buttati prima.
2. Cambia la luce. Sostituisci una lampadina normale con un’altra a basso consumo per risparmiare 70 kg di CO2 l’anno e tanti soldi in bolletta (almeno 60 euro l’anno se le si cambia in tutta la casa, per esempio io pagavo sul mio vecchio affitto a Roma un extra di 50 euro). Le vecchie lampadine al tungsteno dovrebbero in realtà chiamarsi “stufette”: il 95% dell’elettricità la sprecano in calore inutile.
3. Meno “usa & getta”. Smettila di starnutire sugli alberi. Per pulire, detergere, pulirsi, farsi la barba, scrivere… c’è sempre un’alternativa migliore della carta da cellulosa vergine.
4. Più riciclo. La carta riciclata riduce del 20% la CO2 e salva gli alberi. La plastica diventa mille cose diverse. Riciclare il vetro fa risparmiare il 30% di CO2 e il 120% di materie prime. Riciclare le lattine di alluminio l’85%, e con 37 lattine si fa una caffettiera nuova.

5. Risparmia con “classe”. Un frigo di classe “A” va per 43 ore con la stessa energia consumata da uno di classe “C” in 16. Usa lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico: il tasto “1/2” inganna, dà risparmi solo del 20%. E un bucato a 90°C consuma sette volte tanto che a 30°!
6. Niente luci rosse. Stereo, tv e dvd in “stand-by” succhiano da 70 a 150 euro all’anno d’elettricità, non per il led ma perché stanno accesi per “sentire” il telecomando. No, spegni tutto con il pulsante.
7. Riscalda meglio. Non coprire i caloriferi con niente. Abbassa il termostato, ogni grado in meno fa risparmiare l’8% annuo. Se la caldaia ha più di vent’anni, sostituiscila.
8. Climatizzatore. Usalo moderatamente, non installarlo su una parete assolata, e quand’è acceso le finestre vanno chiuse.
9. Ai fornelli. Pentole dello stesso diametro della corona dei fornelli, altrimenti si spreca fino a un terzo di calore. E col coperchio! Senza si consuma il quadruplo di gas.
10. Ecosostenibili a tavola. Meno carne: 1 kg di carne consuma 100 volte le risorse di 1 kg di cereali. Verdure di stagione, non di serra. Più cibi locali, meno trasporti internazionali. Meglio da agricoltura biologica: le fattorie bio emettono metà dei gas delle altre.
11. Acqua di rubinetto. Ha tanti eco-vantaggi, costa poco, è controllatissima. Raccoglila in una brocca al mattino per la sera, il cloro evapora ed è pure buona!
12. In macchina meno e meglio. Il 46% delle emissioni di CO2 dei trasporti viene da auto private. L’auto ben tagliandata può consumare il 5% in meno. Con le gomme gonfie, il 2%. Non partire subito: a freddo “beve” il 50% in più.
13. Se si può, in treno. Da Milano a Roma un passeggero in aereo genera 80 kg di CO2; in auto da solo, 70 kg; in treno tre volte meno: 23 kg!
14. Usa pile ricaricabili. Durano da 500 a 1000 cicli. Quelle usa e getta sono bombe chimiche irrecuperabili, per produrle si consuma 200 volte l’energia che contengono, l’80% finisce nella spazzatura normale contaminandola, e comunque non sono riciclabili in alcun modo.
15. Al computer. Attiva la funzione “risparmio energia”. In pausa pranzo spegnilo bene, anche il monitor; e quello Lcd consuma la metà.
16. Il bravo manager. Commissiona una stima delle emissioni di CO2 dell’azienda: la consapevolezza parte dalla contabilità.
17. Energia pulita. Accendi il contratto con un fornitore di energia rinnovabile.
18. Pianta un albero. Un solo albero assorbe almeno 1 tonnellata di CO2 nella durata della sua vita.
19. In libreria. “50 cose da fare per salvare il mondo e risparmiare denaro” di Andreas Schlumberger (Apogeo, a Impatto Zero) e “Salvare il mondo senza essere Superman”, di Roberto Rizzo (Einaudi).
20. Informati online. Leggere una notizia su Internet fa risparmiare il 97% d’energia rispetto a un quotidiano. Un’occhiata al sito di Al Gore (www.climatecrisis.net), poi www.climatechange.eu.com (nuova campagna UE, “You control climate change”. Pare facile: “Abbassa. Spegni. Ricicla. Cammina”) e…
21. Sii consapevole. Ogni gesto ha un peso. Attenzione, rispetto e “impronta leggera” siano le parole d’ordine.

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