Riciclare non basta se non si conoscono le semplici regole per preparare al meglio i rifiuti, ecco le 5 regole che devi sempre tenere a mente quando fai la raccolta differenziata delle bottiglie di plastica PET:

1. Elimina le etichette

Le etichette di carta devono essere tolte completamente dalle bottiglie, perché rallentano sensibilmente (rendendo di fatto antieconomici ed anti ecologici) i processi di riciclo. Invece le etichette in plastica sottile puoi lasciarle al loro posto, perché si riciclano tranquillamene insieme al PET.

2. Schiacciale nel modo giusto

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Devi sempre schiacciare le bottiglie prima di buttarle nel bidone apposito, però è importante non schiacciarle dal basso verso l’alto accartocciandole, perchè è un procedimento che danneggi a il PET rendendolo meno recuperabile, il modo giusto per schiacciarle è appiattirle in senso longitudinale, ripiegando la base sul corpo, in modo che diventino una specie di “sottiletta” 😉

3. Occhio ai tappi

I tappi devi sempre lasciarlo sulla bottiglia in modo da non far ritornare l’aria dentro il corpo, rendendo vano lo schiacciamento. L’alternativa è di riciclarli separatamente (sono fatti di un materiale differente rispetto al PET) unendosi alle iniziative locali che si incaricano di riciclare grandi numeri di soli tappi.

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4. Mettile nel bidone giusto

Sembra una banalità ma molte bottiglie ancora non arrivano nei bidoni per il riciclo della plastica, quindi dopo aver seguito le altre regole devi ricordarti di gettarle nelle campane per il riciclo della plastica e ricordarlo a tutti i tuoi familiari, grandi e piccoli. Anche una sola bottiglia consumata fuori casa può fare la differenza!

5. Quello che succede dopo

Dopo che noi consumatori abbiamo fatto tutti i passi giusti perché il PET venga correttamente riciclato entra in scena il CoRePla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio, il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica, www.corepla.it) che raccoglie tutto il PET lo sottopone ad un processo di lavaggio con acqua a 90° e soda per eliminare i residui del contenuto alimentare e la colla delle etichette e lo trasforma in lastre che si riutilizzano per l’industria tessile (ad esempio per il pile delle maglie), per l’edilizia e per la produzione di nuovi contenitori alimentari, ad esempio le vaschette per frutta e verdura, ed il ciclo ricomincia.