Oggi un tema scottante che mi sta molto a cuore: la grande distribuzione e lo smaltimento dei prodotti (alimentari e non solo) invenduti, parlo dei tanti prodotti che non vengono venduti perché difettati, ad esempio la lattina dei pelati schiacciata, frutta e verdura non più freschissima oppure il pane vecchio, ecc. ecc.
In pratica le tonnellate di scarti ancora utilizzabili che ogni giorno devono essere smaltiti dalla Grande Distribuzione, piccoli e grandi supermercati di cui è costellata l’Italia.
Ti sei mai chiesta che fine fa questa roba che è uno “scarto” solo per piccoli difetti e che potrebbe essere ancora utilizzata?
Io si, me lo sono chiesto e spesso l’ho chiesto direttamente a molti dei supermercati ed ipermercati della mia città.
L’ho chiesto perché ho un giardino con degli animali che hanno bisogno anche di pane secco e di scarti vegetali (che spesso proprio scarti non sono).
La risposta è stata quasi sempre sconfortante: “non regaliamo (o vendiamo a basso prezzo) nulla, la società smaltisce tutto nei rifiuti!”
Parlo sempre di riciclo e ho scoperto che chi potrebbe fare davvero tanto non ricicla ma butta tutto via, tra l’altro credo ci sia una legge uscita pochi anni fa che dovrebbe “obbligare” ad offrire questi scarti alle associazioni che possono riutilizzarli: canili, rifugi per animali abbandonati, mense dei poveri, ecc. ecc.
E’ proprio di oggi un articolo che riguarda la sola Sicilia (http://www.qds.it/index.php?id=2894), in cui pare che ogni giorno 80 tonnellate di pane rimangano invendute e finiscano nella spazzatura, moltiplica 80 per il numero delle regioni italiane e ti puoi fare una vaga idea del fenomeno di cui sto parlando.
Perché questi prodotti invenduti non vengono offerti a privati ed associazioni che posso usarli ma i gestori dei supermercati preferiscono buttarli via?
Se sei una ecomamma come me ti invito a chiedere ai supermercati dove ti compri abitualmente, boicottiamo tutti chi non ricicla, ognuno di noi può fare la differenza!
Lara
maiaaaaaaaaaaaaaa io ho fatto decine di telefonate in giro per trovare dove DONARE il pane e i dolci da forno che ogni giorno rimango. Beh, al canile li devi portare ma preferiscono cibo per un’alimentazione piu’ equilibrata (leggi crocchette), alla caritas non hanno la mensa, al punto di distribuzione per i bisognosi vogliono solo alimenti in scatola e a lunga conservazione, negli ospizi o ci sono problemi di masticazione eo di diabete ecce ecc quindi ne’ pane ne’ zuccheri. Per fortuna ho 2 donnine con le galline che una volta a settimana passano a prendere una cesta di pane secco a testa. il resto si butta. chiaro che io regalo ad amici, parenti e conoscenti… ma le rimanenze rimangono.
Casa Organizzata
Ok, ammetto che non sia facile (oddio spero che non siano tutti così noiosi, in tutte le città) però almeno tu quando puoi lo regali, invece quei supermercati di cui parlo io NON lo regalano neppure se si chiede, invece un altro qui (più piccolino ma non troppo) a me ne da quanto ne voglio quando ne hanno (anzi sono costretta a frenarli altrimenti mi riempiono il giardino!) ed il resto lo danno al canile.
Va bene se non si riesce a offrirlo a nessuno perchè non lo vogliono, ma rifiutarlo a priori a chiunque per “distruggerlo” non è accettabile 🙁
Multiductus
Ho lavorato anni fa in un Ipercoop. C’è un sacco di pasticceria/panetteria che resta invenduta (soprattutto se il negozio è nuovo, dopo un po’ tarano la produzione sulla richiesta). Il fatto è che x esempio neppure fanno le offerte speciali a fine giornata con quella roba, perchè altrimenti la gente non compra negli altri momenti e aspetta la chiusura. Credo dipenda da negozio a negozio, ma alcuni hanno politiche assurde, create per evitare mancato guadagno o favoritismi (già immagino le mazzette per farsi tenere parte dell’invenduto…).
Ma io credo che ci vorrebbe solo un po’ di impegno per un grande centro commerciale per trovare associazioni locali cui dare l’invenduto. E’ inaccettabile e senza senso lo spreco fatto per politica aziendale >:(
cembolina
ciao alessia,
ho scoperto giusto oggi che c’è questo
ma non so bene come e dove funzioni.
http://www.lastminutemarket.org/
cristina
ciao, scusate l’intromissione! è a qualche giorno che leggo le vostre interessantissime pagine e volevo intervenire in questa discussione. A bologna hanno fatto un accordo con un’associazione (mi sembra che sia dell’università) che ritira tutto e distribuisce a mense, canili, ecc.ecc.. l’iniziativa si chiama “brutti ma buoni”.
da quello che so, i grandi iper, per legge non possono regalare a privati le rimanenze; in questo modo, facendo una collaborazione con un’associazione per fortuna che il problema è stato risolto!
Lucianna
Nel mio paese c’è un supermercato della catena “Lidl” e da un po’ di tempo ho notato con entusiasmo che sui prodotti da frigo in scadenza applicano uno sconto del 30%. Mi piace molto questa loro filosofia perché in questo modo limitano, se non annullano proprio, la roba che va buttata, inoltre i suddetti prodotti scontati non scadono il giorno dopo, bensì a volte anche 10-15 giorni dopo, quindi è anche conveniente fare la spesa in questo modo. Purtroppo però è l’unico supermercato che ho visto in zona che applica questa filosofia….sarà perchè non sono italiani!
Casa Organizzata
@lucianna: io di solito non amo molto l’insegna Coop, però qui lo fanno loro (solo da qualche mese) mentre Lidl per ora no, io credo che dipenda molto da chi gestisce il punto vendita, se è una persona illuminata oppure no. Per contro la roba scaduta (o ad esempio la verdura e frutta non più vendibile) invece di regalarla ha chi ha animali da cortile da sfamare la buttano via 🙁
Per questo motivo è importante monitorare sempre i negozi/supermercati della propria zona e boicottare chi si comporta in modo anti-ecologico, il problema è che qualche volta si comportano bene da una parte e male dall’altra!