Nei giorni scorsi, finalmente, ho trovato il tempo di mettermi a fare la Pasta Madre.
Erano settimane che aspettavo di ritagliarmi i pochi minuti necessari per farla nascere e finalmente ce l’ho fatta.
Ho usato il procedimento con la mela come attivatore, in realtà un attivatore non è strettamente indispensabile ma aumenta le probabilità di riuscita e velocizza il tutto.
Ma facciamo un passo indietro, cos’è la Pasta Madre?
E’ un impasto composto da farina, acqua e zuccheri semplici (e qui entra in gioco l’attivatore zuccherino) che fermenta spontaneamente grazie a rinfreschi (rabbocchi di acqua e farina) costanti.
La fermentazione avviene ad opera di un insieme di lieviti e lactobacilli, producendo anidride carbonica fa aumentare il volume dell’impasto e lo riempie di bolle.
Il lievito madre o Pasta Madre nasce così e può continuare a “vivere” all’infinito se opportunamente trattata con i suddetti rinfreschi.
Più è “vecchia” e più è forte (aumenta la forza di lievitazione) e buona, ci vogliono almeno 2 mesi perché la Pasta Madre sia ottimale come gusto e potenza lievitante, quindi ci vuole pazienza ma poi i vostri impasti saranno sempre più belli e buoni
Ingredienti
– 1/2 mela
– 150 ml di acqua tiepida
– 100 gr. di farina (io ho usato 40 gr. di manitoba + 60 gr. di segale integrale)
Per velocizzare il processo ho frullato la mela, tagliata a tocchetti, con l’acqua.
A parte ho pesato la farina e l’ho versata in una ciotola capiente di vetro (niente plastica per la Pasta Madre, ci vuole solo il vetro).
Sopra alla farina ho versato il succo di mela e ho miscelato bene prima con un cucchiaio e poi con le fruste elettriche (1-2 minuti a bassa velocità).
La consistenza è semi-liquida, deve diventare come una pastella sostenuta con un buon profumo dolce.
A questo punto si lascia a riposare, con un piatto piano appoggiato sulla ciotola, in modo che la miscela resti coperta (e al riparo dalla polvere) ma che possa respirare.
Adesso deve continuare a riposare per 24 ore circa ad una temperatura tra ii 22° e i 25° circa, quindi meglio lasciarla in cucina dentro un mobile o nel forno spento.
Ogni 12 ore si può mescolarla ancora con una frusta (a mano o elettrica al minimo della potenza) per attivarla incorporando aria, comunque non è una manovra indispensabile.
Dopo le prime 24 ore si farà il primo rinfresco che ti racconterò alla prossima puntata (domani )
P.S. ogni Pasta Madre ha un nome, la mia si chiama Rossella (come la Rossella di Via col Vento, bella frizzantina!), la tua come si chiamerà?
Grazie Alessia, mi incuriosiva da tempo la pasta madre ma sinceramente non sono mai riuscita ad andare a leggermi qualcosa… ci proverò e ti farò sapere! Buona giornata
Direi che la chiamerò Bianca.
Pura e dolce.
E da curare con amore.
Pasta Madre facile: primo e secondo rinfresco « Casa organizzata
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Proprio come mi serviva!!! Stavo cercando istruzioni ma nessuna era così chiara e invitante….
Mi avventuro!!!! Sarà shimbaleie^…. Mi fa pensare alla forza della natura :)….
ci proverò…. e intanto penso al nome