Questo argomento è uscito in questi giorni su una mailing list a cui sono iscritta, sembra che far mangiare e assaggiare pietanze un po’ diverse ai nostri bambini sia diventato davvero complicato e mi sembra un argomento molto attuale ed importante.

Credo che sia un po’ un problema moderno, scommetto che nessuno di noi (né tanto-meno dei nostri genitori) si sognava di schifare quello che veniva portato in tavola, anche se non erano fritti, merendine e schifezze che adesso dilagano, per certi versi i metodi educativi funzionavano molto meglio, inutile negarlo.

I problemi veri cominciano quando in famiglia ci sono più figli, io ne ho due e se faccio lo sbaglio di chiedere “volete questo… o quest’altro…” ecco che è sicuro che ogni figlio chiede una cosa diversa!

Siccome non ho nessuna intenzione di fare quaranta pietanze differenti (non abbiamo intolleranze ed allergie per cui diventa quasi obbligatorio diversificare) ho smesso di chiederlo, ed ho proibito di farlo anche ai nonni, quello che c’è si mangia, punto e stop, ed è già un bel progresso!

Stabilite le regole di base a tavola ci sono alcuni accorgimenti che possono aiutarci a migliorare il rapporto dei bambini con il cibo e a stimolarli perché almeno assaggino tutto prima di dire “non mi piace”:

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1. coinvolgili nelle scelte e, soprattutto, nella preparazione delle ricette.

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2. compra libri e riviste (adatte alla loro età) che raccontino la “storia” dei vari cibi, in modo che riescano a rendersi conto di come arrivano sulle nostre tavole e quali sono le loro caratteristiche.

3. non vogliono mangiare le verdure? Coinvolgili coltivando insieme una verdura per volta, anche sul balcone in un piccolo vaso, si divertiranno, impareranno molto e quasi sicuramente poi vorranno assaggiare quello che hanno coltivato.

4. soprattutto per i più’ piccoli: inventati modi nuovi e divertenti per presentare le pietanze, soprattutto quelle che non amano. Anche solo mangiare in modo diverso (nel bicchiere, sullo spiedino, ecc. ecc.) possono convincerli a provare e magari scopriranno che quelle cose non sono poi così male…

5. se almeno non assaggiano quello che prepari non offrire altro, questa è una regola importante perché se sanno che alla prima storia voi genitori (e nonni & c.) gli offrite quello che loro vogliono, addio…

6. giocate insieme rendendo frutta e verdura (tra i cibi meno amati dai bambini) protagoniste del gioco, ad esempio compilando le pagelle della verdura e della frutta, è un modo per rendere il momento dell’assaggio meno “serioso” e per invogliarli ad assaggiare tutti i tipi prima di dire “non mi piace!”, sicuramente ce ne saranno di meno gradite ma altre varietà saranno una scoperta positiva.

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Questi 6 li ho scovati io ma mi piacerebbe sapere se tu hai accorgimenti e “trucchi” che usi con profitto 😀

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