Vista la natura frenetica della vita quotidiana di questi ultimi tempi, la baby sitter sta piano piano acquisendo un ruolo portante nelle famiglie di molti italiani.

La tata spesso è fondamentale nelle piccole cose: va a prendere i nostri figli a scuola, magari va anche a fare la spesa, porta i bambini in giro e li supporta nel fare i compiti. Tutto questo mentre mamma e papà sono impegnati con il lavoro. Genitori che qualche sera hanno anche il diritto di svagarsi e quindi affidano i propri figli alle mani premurose di una baby sitter.

Insomma ci sono famiglie che, della baby sitter, insieme ad altre categorie di lavoratrici e lavoratori domestici (colf, assistenti domiciliari e badanti) non può proprio farne a meno.

Ma vediamo allora quale può essere il giusto compenso per una baby sitter. In particolare quali sono i fattori discriminanti che determinano una variazione del suo stipendio orario.

Se in questa guida potete trovare qualche informazione riguardo allo stipendio orario minimo del lavoratori domestici, nelle prossime righe cercheremo di sviscerare come queste cifre possono mutare a seconda delle attività richieste.

I fattori discriminanti

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Quali sono le condizioni che determinano un aumento di stipendio? Quando la tata si merita un aumento?

Esperienza e Referenze

Una baby sitter referenziata è una garanzia, ma il costo per beneficiare dei suoi servizi può superare di molto la paga oraria di una studentessa che accudisce i vostri figli nel tempo libero.

Infatti, come regolamentato per tutti i lavoratori domestici per legge, gli anni d’esperienza incidono criticamente: secondo i requisiti minimi per legge una tata con formazioni specifiche e più di 12 mesi d’esperienza ha diritto ad una paga minima doppia rispetto alla collega con meno di un anno di lavoro sul campo. Quindi, è normale che la persona che avete intenzione di assumere o che sta già occupandosi dei vostri figli dopo qualche mese di servizio vi possa chiedere un aumento.

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Luogo

Il mercato delle baby sitter è molto vario. Su GliAffidabili.it abbiamo notato come il prezzo medio per un’ora di servizio aumenti nelle grandi città. Di media infatti, chi cerca lavoro a Roma come baby sitter chiede un prezzo maggiore rispetto a chi opera in provincia. Se abitate nei capoluoghi di provincia quindi, non sorprendetevi se la bambinaia che avete appena contattato vi propone una paga superiore a quella della vostra amica che abita fuori città.

Età dei bambini

I neonati o in genere tutti i bambini con meno di 3 anni richiedono un’attenzione ed una preparazione particolare. Prendersi cura di un bimbo che si è appena affacciato al mondo è molto diverso dal seguire un bambino già più grandicello. Si sa che i neonati hanno bisogno di cure maggiori: il cambio pannolino, un aiuto per vestirsi, il bacino della buona notte ed un occhio di riguardo per tenerli lontani dai pericoli della casa: questo soprattutto quando iniziano a fare i primi passi.

Una paghetta maggiorata non si può negare alla tata impegnata con queste attività aggiuntive.

Orario e Numero di bambini

Anche l’orario di lavoro può incidere non poco sul costo di una baby sitter. Gli orari più richiesti normalmente rientrano nella fascia dalle 8 alle 22. Al di fuori di questa banda, il costo può impennarsi.

Capita più volte infatti che qualche genitore richieda un servizio notturno, magari per presenziare ad una cena di lavoro oppure semplicemente per avere qualche ora in più di relax con amici. Le ore notturne quindi un po’ perché richiedono maggior esperienza ed impegno da parte della baby sitter e un po’ perché spesso sono accompagnate da richieste aggiuntive (es. preparare i bimbi per la nanna) sono solitamente più costose.

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Infine, anche Il numero di bambini, soprattutto se particolarmente scalmanati ;), può incidere sullo stipendio che può vi può essere domandato da una tata.

Richieste speciali

L’ultimo fattore da prendere in considerazione per stabilire lo stipendio di una tata è quello più ampio e meno prevedibile degli extra. Con “extra” definiamo tutte quelle attività che in teoria non dovrebbero essere assolte da una baby sitter, ma che in pratica rientrano nelle attività quotidiane di ogni brava tata. Questo accade perché i genitori spesso necessitano di un supporto a tutto tondo e per convenienza e ragionevolezza non sono disposti ad assumere 2-3 persone differenti. La baby sitter infatti è un mestiere che va ben oltre la passeggiata nel parco e l’aiuto compiti.

Spesso infatti mamma e papà richiedono abilità in cucina, pulizie di casa e commissioni di ogni tipo. Se prevedete di chiedere una mano alla vostra tata, sappiate che vi costerà un po’di più del normale. Sta a voi valutare l’aumento bilanciandolo rispetto allo sforzo aggiuntivo effettivamente domandato.