Cos’è l’olio EVO, a cosa serve e dove si compra

Sui blog di cucina, ma anche di ricette cosmetiche e non solo, si usa questa sigla “olio EVO”, qualche volta l’ho usata anch’io per abbreviare.

Se non la conosci sembra si parli di chissà quale olio strano, invece è il nome breve per indicare l’olio Extra Vergine d’Oliva quello che per noi italiani è un’istituzione e che negli anni e in varie ricerche si è scoperto che fa davvero bene in cucina ma anche per la pelle e per usi vari.

Sono sicura che sai benissimo come usarlo per le ricette ma forse non conosci la Pasta Brisée all’olio extravergine d’oliva in 5 minuti e non sai che le  Patatine fritte in olio extravergine di oliva sono antiossidanti perché assumono le sostanze antiossidanti dell’olio EVO e quindi non fanno male come altri tipi di fritti cotti in oli meno pregiati…

L’olio EVO ha anche altre proprietà preziose per salute e bellezza di mamme, bimbi e papà, anzi di tutta la famiglia!

Ce l’abbiamo a portata di mano ed è un toccasana per la pelle, soprattutto per le pelli a tendenza atopica dei bambini, perché contiene lo “squalene” che somiglia in modo impressionante al sebo naturale della nostra cute, quindi la nutre perfettamente e la preserva da gli agenti irritanti.

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Con l’olio EVO si può fare la pasta di hoffmann, che è perfetta per il cambio del pannolino come crema barriera ma anche come crema utile per piccoli fastidi del resto della famiglia.

L’polio EVO è la base per autoprodurre un olio naturale per prevenire smagliature e cicatrici, in commercio se ne trovano tanti ma spesso contengono paraffina invece di oli vegetali puri e preziosi, se vuoi evitare fregature il fai da te è facilissimo, risparmioso e sei sicura di quello che metti dentro la boccetta.

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Se cerci qui sul blog ci sono millemila ricette di cucina e cosmetiche che hanno come fondamentale l’olio EVO perché io lo adoro e lo uso tantissimo.

Nel corso degli anni ho anche capito quali sono gli oli extravergine migliori, che per fortuna si trovano tranquillamente anche al supermercato senza spendere una fortuna.

Per imparare a scegliere hai bisogno di imparare a leggere le etichette ma solo gusto e olfatto ti confermeranno poi che hai fatto la scelta giusta, purtroppo le sofisticazioni sono all’ordine del giorno e anche marche blasonate famosissime sono state colte in fallo.

Io prediligo l’olio della mia zona, quindi sull’etichetta e sulla bottiglia di un produttore che non conosco controllo queste cose:

1. che la provenienza sia del tutto italiana.

Sono sicura che anche all’estero ci siano ottimi oli extravergini ma io preferisco acquistare prodotti che siano stati coltivati nel mio paese.

2. che il cultivar sia della mia amata oliva taggiasca

Ci sono tanti oli strepitosi in Italia, la cosa migliore è scegliere o in base al gusto (l’olio da oliva taggiasca è molto delicato e non da fastidio neanche nelle fritture e io per friggere non uso altri tipi di olio) o alla vicinanza, quindi se sei in Puglia puoi scegliere una cultivar pugliese e così premi anche il km zero (o quasi).

3. che la bottiglia abbia una copertura di alluminio all’esterno (o che sia opaca).

L’olio EVO soffre l’esposizione all’aria e alla luce, se purtroppo per l’aria possiamo solo ricordarci di chiudere bene il tappo, per la luce avere una bottiglia che non lascia passare neanche un raggio è un plus importante.

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L’olio extravergine è sempre spremuto a freddo e senza solventi quindi che ci sia scritto sull’etichetta o meno importa poco, se è sofisticato sull’etichetta scrivono comunque quello che vogliono quindi l’unico modo che ho per essere completamente sicura del mio acquisto è annusare e assaggiare l’olio.

La cartina di tornasole che determina la qualità dell’olio EVO è l’acidità che deve essere bassa, il più bassa possibile e si sente al gusto, se hai un buon olfatto anche annusandolo solo.

Io ogni tanto mi sento una specie di cane perché ho un olfatto esagerato tipo “iperosmia”, cosa che qualche volta diventa anche fastidiosa perché sento gli odori (anche quelli terribili) a chilometri di distanza, ma per scovare un alimento o un cosmetico di bassa qualità o rancido è perfetto!

Tornando all’olio EVO la legge dice che per chiamarsi extra vergine deve essere un olio ottenuto con la sola spremitura meccanica a basse temperature e con un’acidità inferiore allo 0.8% quindi il gusto di un buon olio EVO deve essere sempre dolce e senza il sentore di acido né al gusto né all’olfatto, ti assicuro che le differenze si sentono anche tra oli extravergini, non parliamo poi tra oli di oliva extra vergini e oli più scadenti. Adesso vai ad annusare ed assaggiare tutti gli oli che hai in casa per fare pratica Occhiolino

L’olio extravergine buono si compra un po’ dappertutto per fortuna, sia da produttori locali, sia nei negozi biologici ma anche al supermercato per fortuna.

Tu dove lo compri l’olio EVO?