Da oggi il decreto che comprendeva tutta la Lombardia più altre 14 province con una sorta di colore “arancione” per l’emergenza, è stato esteso a tutto il territorio nazionale, da nord a sud.
Qualcuno, come me, attendeva da tempo una stretta alle misure di contenimento del coronavirus, qualcuno minimizzava forse non rendendosi conto appieno del problema, qualcuno se ne fregava bellamente.
Gli esperti in TV ci sono stati di poco aiuto per comprendere cosa stava succedendo e quali erano i probabili scenari futuri, chi ipotizzava quello che adesso è il presente veniva quasi sempre “bullizzato” da chi proclamava a gran voce che il COVID-19 era come l’influenza stagionale.
Ti confesso che questo decreto, secondo me, non è ancora quello giusto, le misure sono state finalmente inasprite ma mancano ancora alcuni passaggi importanti, però credo che stia facendo aprire finalmente gli occhi a chi non credeva che questo virus ci avrebbe creato reali problemi di ordine sanitario.
Come sempre i decreti sono scritti un po’ in “legalese” e poi vanno interpretati e semplificati per tutti noi comuni mortali!
Il decreto spiegato semplice
Ci provo con questo post esplicativo che “spiega semplice” il famigerato decreto #iorestoacasa anticipato ieri sera nella conferenza stampa da Giuseppe Conte, adesso aggiornato con un’ulteriore stretta delle misure dal 12 marzo.
Cosa devi fare se hai sintomi
Se stai male, con sintomi riconducibili al coronavirus, stai a casa e chiama il medico di famiglia o i numeri del pronto soccorso AL TELEFONO, spiegando la situazione.
Se hai avuto contatti con persone infette o potenzialmente infette: stai a casa e chiama il medico di famiglia o i numeri del pronto soccorso AL TELEFONO, spiegando la situazione.
Cosa devi fare se sei in quarantena
Se sei già in quarantena , senza sintomi o con sintomi lievi, con controllo attivo: STAI A CASA, se sopraggiungono dei sintomi o se quelli lievi peggiorano chiama il medico di famiglia o i numeri del pronto soccorso AL TELEFONO, spiegando la situazione.
Cosa puoi/devi fare se stai bene
Se stai bene (e non hai avuto contatti con persone potenzialmente infette) sono comunque vietati tutti gli spostamenti, tra un comune e l’altro, che non siano strettamente necessari per:
– esigenze lavorative (se non puoi usufruire di smart working)
– situazioni di necessità
– motivi di salute urgenti e non prorogabili
– rientro al domicilio
Spostamenti
In tutti i casi in cui devi uscire (anche a piedi) devi tenere con te l‘autocertificazione predisposta da Ministero (che puoi scaricare cliccando qui) stampata e compilata, pronta da poter esibire a richiesta degli agenti preposti al controllo.
Se non ce l’hai dietro non hai commesso una violazione, puoi compilarla anche sul momento insieme agli agenti ma per semplificare le cose a tutti è meglio averla già pronta in tasca.
Spostamenti nel comune di residenza
Nel tuo comune di residenza devi sempre uscire il meno possibile, se hai necessità di farlo per le motivazioni consentite (urgenza, salute, spesa, lavoro) devi avere con te l’autocertificazione motivata e usare sempre gli accorgimenti sanitari richiesti:
– niente assembramenti sia al chiuso che all’aperto
– mantenere sempre distanza di sicurezza da altre persone di almeno 1 metro
– nei casi in cui hai paura che non sia possibile mantenere le distanze richieste meglio usare la mascherina
Cosa fanno i negozi
I negozi NON ESSENZIALI SONO CHIUSI, quelli per beni di prima necessità tengono aperto contingentando gli ingressi in modo che non si formino assembramenti di persone (sia all’esterno che all’interno) e facendo entrare in modo che sia possibile mantenere il metro di distanza interpersonale.
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi i supermercati, ipermercati, e grande distribuzione.
Bari e ristoranti
Bar, ristoranti, pub e mense sono chiusi.
Beni di prima necessità
Farmacie, parafarmacie e negozi alimentari possono restare aperti anche nei giorni festivi e prefestivi, sempre garantendo il rispetto delle norme di prevenzione.
In questo periodo alcuni negozi hanno deciso di chiudere temporaneamente, prima di andare da qualche parte prova a telefonare, così sei sicura che siano aperti così non rischi di fare un viaggio a vuoto.
Poste e merci in viaggio
Le poste funzionano e anche quasi tutti gli spedizionieri sono attivi in tutta Italia, le merci viaggiano regolarmente dappertutto.
Scuole, corsi ed esami
Scuole di ogni ordine e grado, concorsi ed esami (ad esempio quelli per la patente) sono sospesi fino al 3 aprile.
Messe
Non puoi andare a messa, le funzioni sono tutte sospese.
Sport e cultura
Tutti i centri culturali e sportivi restano chiusi fino al 3 aprile, se vuoi fare sport puoi farlo da solo all’aperto sempre usando rigorosamente le norme di prevenzione.
Chiusi anche tutti gli impianti sciistici.
Anziani e persone con patologie
Se fai parte di queste categorie puoi uscire per le motivazioni di necessità, ma è meglio se non lo fai, se non hai altra possibilità per la spesa ci sono servizi che te la portano a domicilio e la lasciano fuori dalla porta, idem per i farmaci, quindi evita tutte le uscite non strettissimamente necessarie.
Sanzioni per chi non rispetta le norme
Se non rispetti le disposizioni del nuovo decreto del 10 marzo 2020 rischi di essere punito ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale, cioè con l’ammenda fino a 206 euro e con l’arresto fino a 3 mesi.