E’ da ferragosto che sono entrate in vigore le nuove regole per le ricette mediche del Servizio Sanitario Nazionale (quelle rosse, per intenderci, che ci fa il medico di famiglia).
I medici sono o dovrebbero essere già perfettamente istruiti per evitare sbagli e disagi ai pazienti, ma per noi comuni mortali cosa cambia?
Non cambia assolutamente niente, anche se ci sono varie campagne che contrastano questo provvedimento e che, in alcuni casi, diffondono informazioni tendenziose che ci possono confondere.
Come dicevo non cambia niente, semplicemente sulle ricette noi non leggeremo più il nome commerciale del farmaco ma solo il nome del principio attivo contenuto, quindi facendo un esempio molto banale non leggeremo più AULIN (farmaco controverso ma usatissimo in Italia) ma NIMESULIDE.
Che differenza c’è tra AULIN e NIMESULIDE? A livello terapeutico nessuna, possono variare gli eccipienti e invece cambia un bel po’ il prezzo finale che andiamo a pagare!
Ma siccome voglio fare un esempio pratico facciamolo bene, il prezzo di AULIN bustine è 4,43 euro, mentre il prezzo di NIMESULIDE bustine è 2,36 euro, quindi il farmaco equivalente costa poco più della metà!
E se malgrado le rassicurazioni non ci fidiamo e vogliamo comprare ugualmente AULIN e non NIMESULIDE?
Non cambia niente, non siamo obbligati a comprare NIMESULIDE, semplicemente chiederemo al farmacista AULIN e pagheremo la differenza rispetto al prezzo del farmaco equivalente (anche detto generico).
Nel resto d’Europa la maggior parte dei farmaci venduti sono generici, con un grande risparmio sia per il SSN sia per i pazienti, ma in Italia ancora c’è una grande resistenza anche da parte dei pazienti e forti interessi economici che ci impediscono di evolvere come paese, la prossima volta che entri in farmacia pensaci…
cri
Secondo me il problema fondamentale è che le persone si fidano ciecamente dei medicinali, e ne conosco tante che ne abusano assumendole come fossero mele o spremute d’arancia. L’Aulin poi è stato scientificamente ritenuto dannoso per la salute ma in Italia continua allegramente a stare sugli scaffali delle farmacie…
Raphaela
Ciao,
Vi legho da qualque tempo, e in francia (il mio paese di origine) usiamo i generici. Sono per l’uso di questi farmaci (e li uso !!)
E vero che nella maggior parte dei casi sono equivanlenti al originale pero…pero…la differenza sta negli altri componenti che accompaniano la molecola attiva…
Per qualche farmaco e stato notato una vera e propria differenza dovuta a una differrenza di assunzione che potenziava o al contrario diminuiva l’efficacia della molecola! Ma il peggio e che questo effetto poteva essere piu o meno visibile da personna a personna…
Dunque per me e come per tutti i farmaci: usarli con cautela!
elena s santini
ciao! attenzione ai generici in Italia. qui la legge è meno severa che in Olanda o in altri paesi ed è possibile avere dei generici che “funzionano” poco. quindi ok ai generici ma non a qualsiasi generico, un buon rapporto col medico e col farmacista possono sia far risparmiare sia scegliere un medicinale che davvero funziona, altrimenti il medicinale funziono poco o male e si spendono altri soldi per trovare quello giuto o si ritorna alla marca.
Casa Organizzata
Non guarda elena questo non è vero e comunque a prescindere dalla legge se il principio attivo è lo stesso e il dosaggio pure NON è possibile che il farmaco sia meno efficace!
elena s santini
ciao casa organizzata,
appunto. è sul dosaggio e su certi principi che lavorano in sinergia al dosaggio che nascono le differenze. in italia è tollerato un margine del 20%. quindi, con tutto rispetto, è possibile.
Casa Organizzata
@elena s santini: non è così, le diferenza tollerata è solo di un 5% appunto per mantenerne l’efficacia terapeutica e comunque questo margine vale sia per il farmaco di marca che per il generico, quindi non è detto che quello con il 5% in meno sia il generico.
Gli eccipienti devono essere inermi proprioper non invalidare l’efficacia terapeutica del farmaco (per legge) quindi se sono diversi possono in qualche caso dare intolleranze ma non interagire con il principio tattivo e anche questo sia nei farmaci di marca sia nei generici.
Ti lascio due link per approfondire:
http://www.fondazioneveronesi.it/guida-alla-prevenzione/automedicazione/733
http://www.docgenerici.it/faq.html
RAPHAELA
Buongiorno,
Anche in Francia ce polemica sul soggetto! E pure l’academia medica a fatto in febbraio scorso degli rapporti dove metteva in dubbio l’innocuita del uso degli generici in certi casi… ( articolo nel girnale “Le Parisien”
vi mando un link infrancese sui generici ed e un articolo che da il pro ed il contro i genrici:
http://www.terrafemina.com/vie-privee/bien-etre-beaute/articles/3219-les-medicaments-generiques-sont-ils-dangereux–.html
“i medicinali generici: peoricolosi o no?”
Quello che rittiro :
nella maggiore parte dei casi : ok tutto funziona bene e perche non prendere un generico al posto del medicinale commerciale? Lo facciamo quasi tutte andando a fare spesa con i marchi distributtore…
il problema risiede secondo l’articolo sulle personne anziane: troppo abituate ad un farmaco, ci sono sbaglie sui dosagi…
ce anche la parte psychologica che entra in campo… Non ce l’avete la nona che va dal medico con la lista della spesa? ebh gli errori di dosagio con gli anziani puo arrivare a cadute, somnolanza etc..
Poi l’altro punto ed e un medico che lo dice :
Degli problemi sono apparsi riguardo la pharmacocinetica ( il divenire delle sostanze attive nel organismo) per certi generici.
Cosi per qualche paziente con pressione alta, (il medico ) a dovuto radoppiare il dosagio quando una sola pasticca del pricipes fucnzionava. In piu per certi pazienti con allergia respiratoria hanno visto i loro problemi peggiorrare dopo che il farmacista aveva cambiato il farmaco per il generico.
Poi degli casi d’allergia a eccipienti del genrico sono stati registrati allorche errano assenti (gli eccipienti) del farmaco originale.
Scusate di allimentare la polemicha ma per me il giusto e la via di mezzo:
Si al generico perche fa risparmiare pero attenti a come diciamo in francese ” economie de bouts de chandelles..” cio economie diu pezzetti di candele cio che non servono a nulla ed anzi finiscono a costare anche di piu!
La vecchietta abituata al suo farmaco che cambia e si sbaglia nel dosagio fa una caduta… Si rompe il femore e finisce in ospedale poi in casa di riposo ecc… Quanto costa? e quanto costava dargli il suo farmaco abituale?
Casa Organizzata
@Raphaela: io quei risparmi lì li chiamo “risparmi di Maria Cazzetta” 😀
Però sul generico non ho capito come può una vecchietta sbagliare dosaggio con il generico al posto del firmato. I generici sono identici (anche nei dosaggi) agli altri farmaci con nome di fantasia…Semmai possono mancare alcuneforme farmaceutiche nel generico, ma in quel caso si prenderà comunque il farmaco abituale ovviamente (perchè un generico identico corrispondente non c’è).
Irene
Ciao a tutti!!
Volevo portare la mia esperienza: ogni volta che ho dato un farmaco generico a mia figlia (però mi sto riferendo ad antibiotici) le è venuta qualche reazione allergica. Il mio medico di base mi ha spiegato che possono essere diversi o più scarsi gli eccipienti del farmaco generico ed effettivamente sostituendo il farmaco generico con il corrispondente di marca non ha avuto problemi.
Casa Organizzata
@Irene: non è che gli eccipienti sono più scarsi, possono essere diversi e magari la tua bambina era sensibile proprio a quelli usati in quei casi, ma è appunto un caso, avrebbe potuto essere sensibile a quelli dei farmaci di marca e può succedere allo stesso modo.
Se si conoscono già le sostanze a cui si è allergici o intolleranti basta controllare l’elenco degi eccipienti e si sta tranquilli, se si hanno già avuto reazioni con qualche generico basta ricordarsi di nn acquistarlo. Per tutti gli altri casi si prova ed i rischi ci sono con entrambe le classi di farmaci…