La mia famiglia arranca ogni giorno di più, sia in campo economico sia in quello dei servizi “welfare”, non so se a voi succede la stessa cosa ma arrivare alla fine del mese facendo fronte a tutte le mille uscite è diventato un gioco da equilibrista.
Ogni aiuto è ben accetto!
Per chi ha un neonato sotto i sei mesi, oppure è in attesa, è disoccupata e ha un reddito basso c’è il Bonus Bebè, che tecnicamente dal 2013 si chiama Assegno di Maternità dei Comuni.
L´importo dell´assegno per il 2013, in totale, è di € 1.672,65 per ogni figlio (in caso di gemelli si moltiplica questa cifra per ogni bimbo).
Non è una cifra astronomica ma è un aiuto che è prezioso in tempi di grande crisi come quello che stiamo vivendo ed è un diritto di noi mamme richiederla.
Per ottenere questo assegno bisogna avere dei requisiti ben specifici, vediamoli insieme:
1. essere cittadina italiana, o straniera in regola con i permessi di soggiorno, e residente in Italia
2. essere neo-mamma (anche in adozione o in affidamento pre-adottivo)
3. essere disoccupata o comunque non avere diritto ad un trattamento previdenziale di maternità.
4. avere un reddito ISE inferiore a questi parametri:
famiglia composta da 2 membri =>> 30.339,71 euro
famiglia composta da 3 membri =>> 34.873,24 euro
famiglia composta da 4 membri =>> 42.196,62 euro
la tabella completa dei redditi ISE per le famiglie più numerose la trovi QUI.
Se hai tutti questi requisiti puoi andare presso il tuo Comune di residenza per richiedere l’assegno che ti verrà pagato dall’INPS in un’unica rata entro 60 giorni dalla data in cui hai presentato la domanda.
Importantissimo:
La domanda va indirizzata al Sindaco entro 6 mesi dalla data di nascita del figlio o dal suo ingresso nella famiglia anagrafica, per i casi di adozione o affidamento preadottivo.
Cosa ti serve e come presentare la domanda:
1. l’assegno è per le mamme quindi ti devi recare personalmente presso il tuo Comune entro 6 mesi dal parto (o dall’affidamento dei bimbi in adozione) per compilare il modulo di Domanda
2. devi portarti dietro questi documenti:
– fotocopia di un documento di identità valido
– se sei extra-comunitaria: permesso CE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno) o, in attesa del rilascio della carta di soggiorno, copia della richiesta consegnata alla Questura;
– Attestazione ISE comprensiva di Dichiarazione Sostitutiva Unica relativa ai redditi dell’anno precedente alla nascita della bambina/o;
– se sei separata: copia della sentenza di separazione
Se hai problemi a compilare i moduli,o a capire qualche passaggio dell’iter, puoi rivolgerti ad un Patronato che aiuta gratuitamente i cittadini in tutte queste richieste piene di scartoffie (spesso inutili).