Lo sai che l’avocado ha visto un boom di consumo in Italia? Negli ultimi anni la richiesta di questo frutto va sempre aumentando nelle famiglie italiane e questa è un’ottima notizia perchè entra a pieno titolo nei “super food”.
Negli altri paesi, accanto all’universale nome Avocado, lo chiamano in modi bizzarri e poetici, ad esempio “frutta di burro” o “pera di formaggio”, e prima che venisse scelto il nome Avocado si era pensato di utilizzare “pera alligatore” per commercializzarlo, che era un nomignolo già diffuso per identificarlo
L’avocado arriva dal centro e sud America, dove gli Incas lo chiamavano “palta”, era ampiamente utilizzato nella cucina azteca e veniva anche usato nella medicina locale.
Il profilo nutrizionale dell’avocado è completamente diverso dalla frutta a cui siamo abituati in Europa, la consistenza della polpa è burrosa e grassa, infatti contiene un’altissima percentuale di grassi buoni, gli acidi grassi monoinasaturi che aiutano l’organismo a ridurre il colesterolo cattivo LDL e ad aumentare il colesterolo buono HDL, quindi pur essendo un frutto molto grasso in modo controintuitivo riduce il rischio di malattie cardiache e cardiovascolari, ictus e displipidemie.
Inoltre è ricco di antiossidanti e vitamine (soprattutto la vitamina E) che aiutano il nostro corpo a proteggersi dai radicali liberi e dall’invecchiamento.
E’ ricco anche di vitamina K, potassio (molto più delle banane), fibre, vitamina B e acido folico.
Da qualche anno viene coltivato anche in Italia in Sicilia e in Calabria, quindi si è ridotto anche l’impatto ambientale, a patto di scegliere frutti nostrani.
Ma le coltivazioni ormai sparse per il mondo (dal Cile a Kenia, Etiopia e Tanzania) stanno riducendo la povertà nelle zone rurali e favoriscono i piccoli produttori locali grazie a programmi di sostegno per produzioni etiche ed ecologiche.
Il segreto per consumare un avocado al giusto grado di maturazione, e quindi con il gusto migliore, è imparare a valutare questo aspetto dall’esterno.
Il colore della buccia è indicativo soprattutto in alcune varietà come la varietà Hass con la buccia molto rugosa, che è tra quelle più diffuse, e qui sotto ti ho preparato uno schemino qui sotto per mostrarti le variazioni di colore.
Ma c’è un altro trucco da conoscere, che va bene per ogni varietà di Avocado: per assicurarti che sia perfetto fai una lieve pressione con il dito sulla cima del frutto, dove c’è il picciolo, se la polpa in quel punto è leggermente cedevole ti trovi di fronte ad un frutto a maturazione ottimale e pronto da gustare.
Se hai comprato un avocado troppo acerbo e hai bisogno di farlo maturare in fretta (vale per l’avocado ma anche per tutti gli altri frutti acerbi) mettilo in una busta di carta insieme ad una mela e chiudi il sacchetto, maturerà in 1-2 giorni.
Se ne consumi solo una parte e vuoi conservarlo, cospargi il taglio con succo di limone, chiudilo con carta da forno o carta oleata e mettilo in frigorifero.
Adesso non ti resta che trovare una ricetta, qui sotto ne trovi qualcuna tra cui scegliere, ma puoi gustarlo anche al naturale su una fetta di pane tostato, da solo o con qualche straccetto di salmone:
Ricette veloci: come fare la salsa Guacamole
P.S. se ti piacciono le piante non buttare via il nocciolo, puoi farlo germogliare con la coltura idroponica con un bicchiere di acqua e 3 stuzzicadenti per tenerlo sollevato.
Per farlo germogliare ci vuole molto tempo, ma non perdere le speranze e prima o poi vedrai una piccola radice spuntare dalla spaccatura inferiore, ci vorrà altro tempo per veder spuntare il germoglio dalla parte superiore, ma la piantina meravigliosa che esce fuori ti ricompenserà ampiamente dell’attesa.
Scrivimi nei commenti se l’avocado è sempre sulla tua lista della spesa, oppure se non l’hai mai assaggiato, che questo è il momento giusto per farlo