Ecomamme: lavare le verdure senza prodotti chimici

Non so se per te è la stessa cosa, ma io negli ultimi anni ho avuto sempre più difficoltà a lavare le verdure, ci trovo sopra non solo la “polvere” o la terra come sarebbe normale ma dei residui di origine indefinita che qualche volta hanno anche un odore (io annuso tutto quello con cui vengo in contatto perché ho un olfatto molto sviluppato e, se c’è qualcosa che non va, tendo a scoprirlo anche così) molto poco rassicurante.

Non so se sono io che sto sviluppando sempre maggiore consapevolezza e paura sui rischi delle sostanze chimiche sopra e dentro quello che mangiamo, oppure se c’è un aumento reale delle sostanze nocive usate anche sulle verdure ma cerco sempre il modo più efficace e più ecologico per lavare le verdure.

Spesso non trovo verdure biologiche e, se le trovo, hanno dei prezzi troppo alti per me, quindi ho trovato alcuni sistemi per ovviare al problema con un certo grado di sicurezza.

Per le verdure uso esclusivamente un cucchiaio di bicarbonato oppure uno di argilla verde (attenzione a non usare cucchiai metallici che inattivano le proprietà dell’argilla) nell’acqua del lavaggio e poi sciacquo e frego molto bene sotto acqua corrente.

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Anche per la frutta vanno benissimo l’argilla o il bicarbonato.

Invece per gli agrumi, che hanno sempre quella terribile “polverina” antimuffa sulla superficie, che rimane tutta sulle mani e che poi quando mangi l’interno si deposita sugli spicchi (e quindi ce la mangiamo!), uso il sapone di Marsiglia (quello vero, mi raccomando) o il sapone di Aleppo per dare una brevissima insaponata e accurato risciacquo sotto l’acqua corrente.

Tu hai un tuo sistema ecologico per lavare frutta e verdura?