Sai che io con il miele, e tutti i prodotti dell’alveare, siamo culo e camicia, non escludo un domani di mettere delle arnie sul terrazzo!
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Come si fa in casa l’acqua di riso: toccasana per bellezza e salute
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L’acqua di riso è esattamente quello che dice il suo nome, cioè l’acqua in cui sta in ammollo il riso.
Come fare il cerotto al miele potenziato contro tosse e catarro
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Torno a parlare di miele, anzi ancora di miele di Manuka per raccontarti cos’è, a cosa serve e come si usa il cerotto al miele contro tosse e catarro.
Come fare in casa medicazioni cicatrizzanti e antisettiche con miele di Manuka
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Ieri pomeriggio sono andata fare una passeggiata, ho preso una storta e sono caduta, niente di grave mi sono sbucciata il ginocchio e tornata a casa avrei avuto un gran bisogno di una garza grassa.
Autoproduzione: come fare il ghiaccio in busta fai da te
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Qualche giorno fa ho visto il post della mia amica Ester dedicato proprio a come farsi in casa il ghiaccio in busta.
Ester tiene il blog Kosenrufu Mama che è meraviglioso, io lo seguo sempre perché è una ventata di serenità, ogni volta che la leggo riesce a infondermi una calma speciale (calma che qui a casa mia, te lo devo confessare, siamo ben lontani dall’avere).
Purtroppo riesco ad appiopparle un bacino solo una o due volte all’anno quando ci incontriamo a qualche evento per mamme blogger, ma la lettura quotidiana del suo blog non me la toglie nessuno 😀
Tornando al ghiaccio in busta, qui ne facciamo un uso massivo, tra un colpo e l’altro, una caduta dalla bici e un bernoccolo!
Farmelo a casa mi è sembrata una gran genialata (non so se ti sei accorta di quando io abusi di questa parola negli ultimi mesi…) e così mi sono messa subito al lavoro e non contenta ho preparato anche un breve video in cui ti racconto come si fa.
Gli ingredienti sono facilissimi e sono sicura che anche tu li hai già in casa: alcol denaturato, acqua e sacchetti da freezer con la cerniera.
Il procedimento è velocissimo e facilissimo, guardati il mio video di youtube qui sotto e via all’autoproduzione.
P.S. l’unica cosa che devo raccomandarti è di chiudere bene bene bene la cerniera, altrimenti rischi di ritrovarti con l’alcool nel cassetto del freezer, se hai paur che possa fuoriuscire puoi anche chiudere ulteriormente i quattro lati con del nastro adesivo americano, così sigillata la busta sei sicuramente a posto!
Autoproduzione: cosa sono gli oleoliti e come farli a casa
By Casa Organizzata in ECO_bellezza, ECO_logica, L'angolo del risparmio No Comments Tags: automedicazione, autoproduzione, cosmesi, cosmetici fai da te, erbe, erbe aromatiche, oleoliti, oli vegetali, olio di riso, olio extravergine di oliva, tutorial
Gli oleoliti sono macerati di erbe in olio vegetale che funge da solvente, dentro l’olio si sciolgono tutte le sostanze liposolubili che così passano dalla pianta al nostro solvente oleoso regalandogli le loro proprietà medicamentose.
Tra le sostanze liposolubili ci sono ovviamente gli oli essenziali, insieme a molte altre.
Io li preparo solo con olio extravergine d’oliva (ormai lo sai che per me questo è l’olio vegetale migliore per quasi tutto).
Il momento migliore per fare questo tipo di preparazione è tra la primavera, l’estate e l’autunno, quando le erbe hanno il massimo contenuto di oli essenziali e e sono vicine alla fioritura.
Ci sono tre procedimenti per fare gli oleoliti e sono tutti e tre così semplici che si possono fare tranquillamente a casa seguendo poche regole, il procedimento con cui si forma l’oleolito si chiama “digestione”.
Andiamo a vedere insieme i tre metodi.
1. Digestione a freddo
Questo sistema è il più semplice ma anche il più lungo.
Bisogna mettere l’erba sminuzzata, secca o fresca a seconda del tipo, in un recipiente di vetro sterilizzato.
Si copre con olio vegetale, si tappa e si lascia riposare per un minimo di 40 giorni , scuotendo la bottiglie 2-3 volte a settimana.
Al termine del periodo si filtra l’olio schiacciando bene la parte vegetale e poi eliminandola.
Se l’olio vegetale di base non è tra quelli che irrancidiscono facilmente l’oleolito si conserva tranquillamente per 12 mesi, fino al prossimo raccolto di erbe, in una bottiglia di vetro scuro per proteggerlo dalla luce.
2. Digestione a calore solare
Questo secondo metodo è un pochino più veloce ma si può fare solo usando oli vegetali di base che non sono termolabili.
Ancora una volta l’olio extravergine d’oliva è una delle scelte migliori.
L’inizio del procedimento è identico a quello per la digestione a freddo, si mettono le erbe sminuzzate in un contenitore di vetro sterilizzato, si coprono di olio schiacciandole bene, si tappa, si copra il scherma il contenitore con carta stagnola e durante il giorno si espone la bottiglia al sole, durante la notte si ripone in casa.
La digestione in questo caso da da 15 a 40 giorni circa a seconda del tipo di erba. Al termine come sempre si filtra l’olio, si invasa in contenitore scuro e si conserva per 12 mesi.
3. Digestione a bagnomaria
Questo ultimo procedimento è più veloce perché aumenta la temperatura di riscaldamento e quindi è ancora più importante scegliere un olio non termolabile e può essere usato solo con piante che non vengono inattivate dal calore, ad esempio lo zenzero e il pepe.
Ancora una volta il procedimento iniziale è lo stesso degli altri metodi: l’erba si mette in un contenitore di vetro sterilizzato, si copre di olio e il vaso di vetro si mette dentro ad una pentolino di acciaio un po’ più largo con 2-3 dita di acqua sul fondo.
Si accende il fuco sotto al pentolino al minimo e si lascia sobbollire scoperto pestando un po’ e mescolando erba e olio ogni tanto, per 3-4 ore.
Al termine si spegne il fuoco, si lascia raffreddare e poi come al solito si filtra e si invasa in una bottiglia di vetro scuro.
La conservazione è sempre almeno di 12 mesi.
Se l’oleolito irrancidisce va eliminato anche prima dei 12 mesi.
Questi macerati in olio possono essere usati così come sono per massaggi e impacchi a seconda delle proprietà dell’erba contenuta, possono essere addizionati di oli essenziali per arricchirli e possono essere usati in altre preparazioni, ad esempio aggiunti a creme e unguenti per aggiungere particolari proprietà ai primi.
In questo momento sto preparando un oleolito di Melissa con la digestione a bagno maria, vado a controllare a che punto è e ti auguro buone autoproduzioni.